Con il passare dell’età, è facile che si presentino alcune patologie che possono portare a una diminuzione dell’autonomia dell’anziano oltre che a un peggioramento della sua salute. Può trattarsi di patologie a carico del sistema cardiovascolare o nervoso. Tuttavia, la maggior parte delle persone nella terza età presenta problemi di fragilità ossea, decalcificazione e osteoporosi. Vediamo di capire meglio di che cosa si tratta e per agire e intervenire in maniera corretta.

Di che cosa si tratta

In seguito all’avanzamento dell’età, il corpo rallenta i suoi processi rigenerativi e portando a un invecchiamento cellulare. In particolare, sono interessate da questo processo le cellule del sistema scheletrico le quali non riescono più a fissare il calcio, mattone necessario per tenere forti le ossa.

Per colpa della decalcificazione, le ossa diventano fragili e porose. Una situazione di questo tipo può essere davvero molto pericolosa in caso di cadute. Una persona anziana è molto più facile che perda l’equilibrio a causa di una ridotta capacità motoria e cada per terra. In seguito al ricovero in pronto soccorso, è molto facile che i parenti si sentano dire che il loro caro a subito una frattura ossea importante dalla quale difficilmente si potrà riprendere. Questo significa che la persona anziana perde la mobilità e l’autosufficienza spesso costringendolo su una sedia a rotelle.

Come prevenire le cadute

Tutta questa situazione si può facilmente prevenire in tanti casi eliminando tutti quegli ostacoli che possono intralciare e impedire il passaggio. In una casa dove abita in una persona anziana non dovrebbero esserci tappeti perché è facile inciamparsi e cadere. Allo stesso modo, vanno eliminati mobili bassi com’è il tavolino da caffè. Allo stesso tempo può essere di aiuto installare un corrimano in alcuni punti strategici dell’abitazione per facilitare i movimenti. Anche un aiuto da parte di un assistente domiciliare detta comunemente badante a Roma può aiutare a prevenire situazioni spiacevoli e gravi che peggiorano la situazione perché limitano ancora di più l’autosufficienza e l’autonomia di una persona over 80.

Di Grey