Il te è una delle bevande più conosciute e consumate in tutto il mondo, in Marocco è il vero protagonista di un’antica cerimonia chiamata “Atay Naa Naa”, che rappresenta l’espressione più raffinata dell’ospitalità.
La cerimonia marocchina del te è scandita da gesti abili e rituali, si prepara direttamente davanti agli ospiti, come segno di benvenuto e di condivisione, quale sinonimo di amicizia e cordialità.
Si usa esclusivamente il te verde cinese, per la sua freschezza e le particolari qualità dissetanti, di solito si occupa della preparazione il capo famiglia, che dopo averlo assaggiato provvede a zuccherarlo ed aggiungere foglie di menta fresca.
Su di un vassoio in metallo si posiziona una teiera e dei bicchieri da te in vetro, spesso decorati con disegni in stile arabo, si preferisce il vetro perché riesce a disperdere rapidamente il calore, permettendo di bere l’infuso senza dover attendere a lungo.
Si scalda dell’acqua e la si versa nella teiera per scaldarla, si mettono le foglie di te, si aggiunge una piccola quantità d’acqua e si agita rapidamente la bevanda, con gesti circolari, quindi si getta solo l’acqua lasciando le foglie nella teiera, questa operazione permette loro di aprirsi lentamente.
Si aggiunge la menta fresca e molta acqua calda, quindi si lascia in infusione per circa 4 minuti, questi passaggi possono essere ripetuti per due o tre volte, in modo da far sciogliere completamente lo zucchero ed amalgamare meglio i sapori.
Ma la vera caratteristica è il modo in cui viene servito, il te viene versato dalla teiera nei bicchieri di vetro, da un’altezza di circa 40 centimetri, per permettere all’infusione di ossigenarsi e creare una specie di schiuma sulla superficie del te.
Spesso viene bevuto accompagnato con frutta secca, come datteri o fichi, pasticcini speziati ricchi di miele.
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