La sindrome di Cotard conosciuta anche come la “Sindrome dell’uomo morto”, è una rara malattia psichiatrica, altamente invalidante, dove il paziente crede davvero di essere morto, tanto da percepire persino l’odore nauseante del suo corpo che si decompone, negando in modo assoluto la propria esistenza.

Il decorso crescente della malattia nel suo evolversi segue tre fasi, nella prima compare una forte depressione accompagnata ad episodi psicotici o di ipocondria, nella seconda il paziente è certo di aver perso gran parte dei suoi organi vitali e quindi di esser morto, infine nella terza iniziano le allucinazioni ed il soggetto perde il controllo con la realtà che lo circonda.

La persona affetta da questa particolare malattia, è spesso un paziente schizofrenico, bipolare, ma la sindrome stessa può insorgere anche in seguito al manifestarsi di malattie neurologiche, gravi traumi, tumori o infezioni cerebrali.

Si è riscontrato che i soggetti più a rischio sono le donne che hanno superato i 50 anni d’ età, anche se si sono registrati dei casi di persone molto più giovani.

Le conseguenze che ne seguono sono davvero tante, la persona pienamente convinta di essere morta, inizia con il trascurarsi , dimenticandosi dell’igiene e soprattutto dell’alimentazione ritenendoli non più necessari, evitano i contatti sociali persino con gli amici ed i parenti più stretti.

Alcuni si recano spesso nei cimiteri, mentre altri credono di essere diventati immortali, e per dimostrarlo tentano addirittura il suicidio.

Le cause di questa distorsione della realtà sono principalmente di due tipi: di natura neurologica e psicologica, poiché la patologia è molto rara vi sono diversi metodi per affrontarla, oltre alla terapia farmacologica è bene che il paziente segua delle regolari sedute di psicoterapia, con lo scopo di alleviare l’ansia o la depressione. Per consulenze psicologiche (anche online) vi consigliamo i servizi della psicologa Castelletti.